sabato 25 luglio 2009

ode al premier

Nella vacuità della mia mente, stava per assurgere un pensiero. Perchè non scrivere un'ode al caldo? Ma poi ci ho pensato e ho capito che ci sono vari motivi per cui non farlo:
1-scrivere un'ode al caldo provoca caldo
2-il caldo è gradito solo in lievi quantità, non in quantità massicce
3-il caldo è sì sinonimo di estate, ma anche di effetto serra
4-il caldo fa sudare e quindi puzzare
5-il caldo si combatte con l'aria condizionata che a volte fa anche più male
6-il caldo fa perdere la testa, non fa ragionare, fa fare cose irrazionali
7-il caldo c'è nei paesi dove è più alta la mortalità

Quindi ho desistito.

Ho allora pensanto di scrivere un'ode all'operato del premier. Ma anche qui ho trovato dei motivi per non farlo... che stranamente sono simili ai precedenti.
1-scrivere un'ode al premier genera altri premier in miniatura che si autoesaltano per le lodi al proprio leader... e, sinceramente, a me ne basta uno
2-grandi quantità di premier generano in me un sentimento di intolleranza verso il mondo di cui lui è la perfetta sintesi: io però intollero il mondo. Quindi dovrei scrivere l'ode. Questo sembra un conflitto d'interessi... ma io non sono l'unico nè il primo, quindi chissenefrega.
3-il premier è sì sinonimo di potere, che, come si è visto, degenera nel velinismo: io non voglio che mia figlia diventi una velina, non tanto per il lavoro (beh, anche per quello), quanto per come si diventa tale... l'escortismo è sempre dietro l'angolo.
4-il premier non fa puzzare, ma è alquanto nauseabondo e fetido il mondo che lui ha creato e che gli ruota attorno: io sinceramente non ho difficoltà a scegliere tra il sudore di un lottatore di sumo dopo una maratona e l'attuale direttore del tg1.
5-il premier si combatte con un'opposizione compatta e decisa, non con una classe dirigente vecchia e fuori dal mondo, che si è staccata dalla realtà molto tempo fa. Con questa gente, il rischio è quello di favorire l'idea che si sta combattendo... e purtroppo, mi pare, che non è solo un rischio.
6-in Italia, la testa non c'è più da un po' e una delle cause è sempre Lui. Sconsiderati sono poi alcuni suoi comportamenti e irrazionali i motivi per cui la gente ancora, nonostante tutto, lo sostiene.
7-beh, qui in Italia non c'è un'elevata mortalità e sicuramente quella che c'è non può essere imputata al premier... a meno che non si consideri quella dei morti sul lavoro o quella della libertà d'espressione o quella morale o quella politica o quella della rivendicazione sociale o quella dell'aspirazione ad una carriera senza aiuti.

Quindi per oggi niente odi... qualcun altro ci penserà.
Potrei scrivere dei lodi, ma qualcuno prima di me c'ha già pensato.



Franco Battiato - Centro di gravità permanente

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