martedì 23 giugno 2009

pagamenti

"Mai pagato una donna": così esordisce l'uomo illibato nell'intervista all'autorevole settimanale Chi nel numero di questa settimana. Sorvolando per qualche istante sulle affermazioni dell'uomo candido, la prima osservazione che uno potrebbe fare è "perchè Chi?" o anche "come? Chi?!?" o anche "dove? su Chi?!?"... e qui si potrebbe andare avanti per molto. Insomma, perchè uno che è proprietario di un pacco di televisioni, che controlla il servizio pubblico televisivo con i suoi fedeli ometti, perchè uno così non appare sullo schermo, davanti a tutti, con il suo faccione sorridente e ribatte colpo su colpo alle accuse?!? perchè ha bisogno di un intervista di un settimanale, nemmeno di un quotidiano?!? beh, la risposta è semplice e si legge già nella domanda. Un po' perchè equivarrebbe a dare peso a quelle accuse, sarebbe una attestazione di lesa maestà che non può tollerare.
Poi, il settimanale non è un quotidiano: di solito ha più approfondimenti e momenti di riflessioni rispetto ad uno giornale che esce tutti i giorni. Poi, quel settimanale, parla ai suoi elettori, alla sua gente, alla gente che ha bisogno di sentirsi dire quelle parole, alla gente che non crederà mai nemmeno se sentirà con le proprie orecchie le ormai famose frasi "vai nel letto grande" oppure "ieri sera non mi era sembrato strillassi tanto". C'è tanta gente che ha bisogno di lui, ha bisogno di credere in lui, in uno che racconta palle e barzellette, che recita storielle, canta canzoni neomelodiche e fa battute di cattivo gusto. E allora, visto che il cattivo gusto impera, che cattivo gusto sia.

"Mai pagato una donna"
-Noemi e Patrizia si chiamano in realtà GianFilippo e GianAugusto?!?
-Ti regoli a fine servizio con la maitresse?!?
-Che tirchio... con tutti i soldi che c'hai, ti riduci pure a consumare e a scappare?!?
-Un ministero si può considerare un pagamento?!?
-Secondo me è più credibile la tua storiella su te, Putin e l'orso siberiano abbattuto a scorreggiate.




Vinicio Capossela - La città vecchia

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